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Dizion. 4° Ed. .
RECARE.
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pag.85
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RECARE.
Definiz: | Condurre di luogo a luogo; ma si dice solamente di quelle cose, che da più lontano luogo s'avvicinano dove noi
siamo, o dove d'essere facciam ragione, usandosi oltre al sentim. att. anche nel signific. neutr. pass. Lat.
afferre. Gr. ἐπιφέρειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 49. 8. Io andrò per esso, e sì il ti recherò. |
Esempio: | E Bocc. nov. 72. 6. Non t'esca di mente di dir loro, che mi
rechin quelle gombine per li coreggiati miei. |
Esempio: | E Bocc. num. 9. Se voi mi prestate cinque lire ec. io
ricoglierò dall'usuraio la gonnella mia del perso, e lo scaggiale da i dì delle feste, che io recai a marito.
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Esempio: | E Bocc. num. 11. Ecco tu non mi credi, ch'io te li rechi.
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Esempio: | E Bocc. nov. 73. 19. E quivi scaricate le molte pietre, che
recate avea, niquitoso corse verso la moglie. |
Esempio: | E Bocc. nov. 79. 35. Ella allora soavemente si moverà, e
recheravvene a noi. |
Esempio: | E Bocc. nov. 100. 21. Comandatemi, che io quella dote me ne
porti, che io ci recai. |
Esempio: | E Bocc. num. 22. In premio della mia verginità, ch'io ci
recai, e non ne la porto. |
Esempio: | G. V. 9. 299. 1. Recossene la campana del comune d'Artimino. |
Esempio: | Dant. Inf. 31. Recasti già mille lion per preda. |
Esempio: | E Dan. Purg. 26. Donna è di sopra, che n'acquista grazia,
Perchè 'l mortal nel vostro mondo reco. |
Esempio: | Petr. son. 222. Non chi recò con sua vaga bellezza In Grecia affanni, in Troia
ultimi stridi. |
Definiz: | §. I. Recare, per Disporre, Indurre. Lat. impellere, convertere. Gr.
ἐπάγειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 19. 11. Io mi crederrei in brieve spazio di tempo recarla a quello,
che io ho già dell'altre recate. |
Esempio: | E Bocc. nov. 30. 7. Perchè s'avvisò, come sotto spezie di
servire a Dio lei dovesse recare a' suoi piaceri. |
Esempio: | E Bocc. nov. 69. 11. Per partito aveva preso, che se ella a
lui ritornasse, di fare altra risposta, e del tutto recarsi a compiacere alla donna. |
Esempio: | E Bocc. num. 27. Si recherebbe a farlo davanti agli occhi
vostri. |
Esempio: | Liv. dec. 3. In se gli animi de' cittadini, e de' compagni recò. |
Definiz: | §. II. Recare, per Ridurre. Lat. redigere. Gr. καθιστάναι. |
Esempio: | G. V. 9. 288. 1. Si trassero ec. venticinque schiatte de' nobili di contado, e
recargli a popolo. |
Esempio: | E G. V. 10. 203. 3. Recando tutte le genti vicine, e ville
dintorno ad abitarla. |
Esempio: | E G. V. 11. 132. 4. Noi ne sentimmo tanto in Ferrara, quando
si recò il mercato a centottantamila. |
Esempio: | E G. V. num. 5. L'oste de' Pisani, ov'era a tre campi, si
recarono ad uno (cioè: si riunirono) |
Esempio: | Cavalc. Med. cuor. Le tribulazioni son molte, ma possonsi comunemente recare, e
riferire a tre. |
Esempio: | Stor. Eur. 2. 47. Arrigo di Sassonia ec. avendo lungamente guerreggiato con gli
Schiavi suoi vicini, gli aveva recati a quello, che non potevano più mantenersi, nè difendersi più da lui.
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Esempio: | Cron. Morell. 246. Assai cose isconce di parole, e di fatti fra loro limitava, e
recava a pace, e concordia. |
Esempio: | E Cron. Mor. 320. Colla forza nostra noi gli avevamo recati a
quello, che non poteano più, e aveano perduto del loro contado alcune castella. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 2. 173. Un buon uomo aveva una sua possessione bella, e fruttifera, e
per negrigenzia la lasciava insalvatichire ec. e dopo alcun tempo volendola recare allo stato di prima, disse ec.
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Definiz: | §. III. Recare, per Rapportare, Riferire. Lat. referre. Gr.
ἀναφέρειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 79. 30. Nè gauri dopo queste novelle gli recarono i dipintori,
ch'egli era per ricevuto. |
Definiz: | §. IV. Recare ad effetto, vale Effettuare. Lat. efficere,
perficere. Gr. ἐπιτελεῖν,
διαπράττεσθαι.
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Esempio: | Bocc. nov. 62. 12. Ad effetto recò il giovenil disiderio. |
Definiz: | §. V. Recare a niente, o Recare a distruzione, vale Annullare, Distruggere,
Consumare. Lat. ad nihilum redigere. Gr. ἀμαυροῦν, τὸ
μηδὲν
ποιεῖσθαι. |
Esempio: | G. V. 9. 19. 4. Non dimorò Re, ma piuttosto Federigo, che a distruzione il recò.
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Esempio: | E G. V. 10. 7. 2. Tutti li grandi baroni, e la Reina, e 'l
figliuolo recati a niente. |
Definiz: | §. VI. Recare in uno, o in una, vale Accomunare. Lat. in medium
conferre. Gr. εἰς μέσον
συμβάλλειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 33. 8. Dove voi vogliate recare le vostre ricchezze in uno, e me far
terzo posseditore con voi insieme di quelle. |
Esempio: | G. V. 1. 26. 2. Ma i detti le recaro in una a modo di città. |
Definiz: | §. VII. Recar d'una lingua in un'altra, vale Traslatare, Tradurre. Lat. vertere. Gr. μεθερμηνεύειν.
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Esempio: | Morg. 19. 152. Tradotto poi 'n Arabica, e 'n Caldea, Poi fu recato in lingua
Soriana. |
Esempio: | Ovvid. Pist. Questo libro recai di grammatica in volgar Fiorentino a vostra
istanza. |
Definiz: | §. VIII. Recare a volgare, o in volgare, vale Volgarizzare. Lat. in
vernaculam linguam convertere. Gr. μεθερμηνεύειν.
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Esempio: | Vend. Crist. 83. Volendo a pitizione, e per divozione di certe divote persone
recare a volgare comune, e divoto, e chiaro lo divoto libro degli Atti degli Apostoli. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 1. 1. Considerando io, che fra tutti i libri, ch'io mai trovassi,
quel libro divotissimo, che si chiama Vita patrum, contiene bellissimi esempli, ed
eccellenti della perfetta vita de' santi antichi Padri ec. hollo ec. recato in volgare. |
Definiz: | §. IX. Recare a fine, a perfezione ec. vagliono Dar fine, Finire, Terminare, Perfezionare. Lat.
finem imponere. Gr. ἐπιτελεῖν. |
Esempio: | Guid. G. Priegano, che diano tutto l'aiuto, e 'l consiglio, ch'e' possono, per
recare a fine sì grande fatto. |
Esempio: | Bocc. vit. Dant. 225. Così grande, così escogitata impresa ec. in picciolo
spazio avere al suo fine recata. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 2. 70. Come la gallina se non persevera di covare l'uova, ma
lievasene innanzi ad ora, non genera li pulcini, così lo monacao raffredderà, e non recherà a perfezione li buoni
proponimenti se si muta spesso di luogo. |
Definiz: | §. X. Recare a un dì, si dice del Fare il conto di tutto quello, di che un fosse debitore, e
dovesse pagarlo in più termini, e volesse pagare anticipatamente. |
Definiz: | §. XI. Recare a un dì, vale anche Consumare, o Dissipare in breve tempo tutto quello, che dovrebbe bastare per
tutto 'l corso della vita. |
Esempio: | Lasc. rim. madr. 16. Che tu recasti ogni cosa a un dì. |
Definiz: | §. XII. Recare in desolazione, vale Disolare. Lat. desolare. Gr.
ἐριμοῦν
ἐρημοῦν. |
Esempio: | M. V. 10. 46. Percosse la Lombardía, e prima Como, e Pavía, con tanta rovina, che
quasi le recò in desolazione. |
Definiz: | §. XIII. Recare a luce, vale Palesare, Manifestare. Lat. in lucem mittere,
vulgare. Gr. δημοσιεύειν. |
Esempio: | Bocc. lett. Pin. Ross. 276. L'ambizione degli animi non temperati trovò le
ricchezze, e recolle a luce, avendole come superflue nelle profondissime interiora della terra la natura nascoste.
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Definiz: | §. XIV. Recare ad oro, lo stesso, che Ridurre a oro. |
v. ORO §. IV.
Definiz: | §. XV. Recarsi una ingiuria, o simili da uno, o Recarsela assolutam. vagliono
Riconoscerla, Pigliarla, e Reputarla fatta da lui. |
Esempio: | Bocc. nov. 68. 20. Checchè egli s'abbia di me detto, io non voglio, che voi il
vi rechiate, se non come da uno ubbriaco. |
Esempio: | G. V. 6. 68. 1. E recaronsi, che gli Aretini avesson loro rotta la pace.
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Definiz: | §. XVI. Recarsi addosso alcuna cosa, vale Addossarsela, Pigliarsene briga, o cura. Lat.
curam suscipere. Gr. ἐπιμέλειαν
ὑποδύεσθαι. |
Esempio: | Bocc. nov. 26. 9. Egli è lo stimol di Filippello, il qual tu, con fargli
risposte, e dargli speranza, m'hai fatto recare addosso. |
Definiz: | §. XVII. Recarsi a mente, a memoria, per la memoria, o simili, vagliono Rammentarsi, Ridursi a
memoria. Lat. sibi in mentem redigere. Gr. ὑπομιμνήσκειν.
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Esempio: | Mor. S. Greg. Recatevi innanzi alla mente la battaglia delle persecuzioni.
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Esempio: | Coll. Ab. Isac. cap. 17. Elía, quando ebbe il zelo della legge d'Iddio, in
questa armatura vinse, recandosi a memoria le comandamenta del suo possessore, cioè lo Spirito Santo. |
Esempio: | Bocc. nov. 30. 6. A recarsi per la memoria la giovanezza, e la bellezza di
costei cominciò. |
Esempio: | Dant. Purg. 6. Qual va dinanzi, e qual dirietro il prende, E qual da lato gli si
reca a mente. |
Esempio: | Pass. 38. Recandoci a mente quello, che dice la scrittura nel libro della
sapienzia. |
Esempio: | Vit. S. Gio. Bat. 201. Ponevasi in alcuno prato a sedere, o inginocchiato, e
recavasi a memoria le cose, ch'egli aveva lette di Dio. |
Definiz: | §. XVIII. Recarsi ubbía, vale Prendere ubbía. Lat. abominari.
Gr. βδελύττεσθαι.
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Esempio: | Franc. Sacch. nov. 48. Per dilungarsi dal morto, e per fuggire l'ubbía, che
sempre si recava de' morti. |
Definiz: | §. XIX. Recarsi in braccio, in mano, in grembo, o simili, vagliono Pigliare in braccio ec. Lat.
in ulnis suscipere. Gr. ἐναγκαλίζεσθαι.
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Esempio: | Bocc. nov. 74. 11. Credendosi aver la donna sua allato, si recò in braccio la
Ciutazza. |
Esempio: | Vit. S. Gio. Bat. Portò quella santissima testa alla sua pessima madre, e quando
ella la vide, senza misura si rallegrò, e recollasi in mano. |
Definiz: | §. XX. Recarsi a noia, vale Prendere a noia, o in fastidio. Lat. odio
habere. Gr. δυσμενῶς
διακεῖσθαι. |
Esempio: | Bocc. nov. 15. 23. Recatosi a noia il picchiare, il quale egli faceva ec.
cominciarono a dire. |
Definiz: | §. XXI. Recarsi le mani al petto, vale Porsele. |
Esempio: | Bocc. nov. 79. 35. A modo, che se steste cortese, vi recate le mani al petto.
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Definiz: | §. XXII. Recarsi sopra di se, vale Star sulla persona, senza aiuto, o appoggio. |
Esempio: | Galat. 16. Dee l'uom recarsi sopra di se, e non appoggiarsi, nè aggravarsi addosso
altrui. |
Definiz: | §. XXIII. Recarsi sopra di se, o in se stesso, vale anche Raccorre il pensiero. Lat.
secum cogitare. Gr. σκοπεῖν
παρ'ἑαυτῷ. |
Esempio: | Bocc. nov. 13. 2. In se stessa recatasi, quel, che dovesse dire, cominciò a
pensare. |
Definiz: | §. XXIV. Recarsi in guardia, vale Accomodarsi in positura di star guardato, e difendersi.
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Definiz: | §. XXV. Recarsi una cosa in buona, o in cattiva parte, vale Stimarla, o Prenderla in bene, o in
male. |
Esempio: | Sen. Pist. 81. Ancora il savio spregia le cose, che gli hanno nociuto, e non le
dimentica per negligenza, ma per propria volontà, e non reca tutte le cose alla peggior parte (il T. Lat. ha
vertere omnia in peius) |
Esempio: | E Sen. Pist. appresso: Qualunque cosa gli avviene, egli la si
reca in buona parte, e falla leggiere, non ricordandosi della 'ngiuria più volentieri, che del beneficio (il T.
Lat. ha benigne interpretare) |
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