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Diz Giu. totali
28152 32 28184 forme
18591 18 18609 occorrenze
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1) Dizion. 1° Ed. .
CONTRAIMENTO
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pag.219



1) id: ae06a342619b402dacf299ccd2d607d9)
Esempio: Creaz. Mond. Sanza contraimento di peccato originale.
2) Dizion. 1° Ed. .
STRUPO, e STUPRO.
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pag.859



1) id: d1e1128449e948d68fe577516e934f86)
Esempio: Creaz. del Mondo P. N. Chi commette peccato con Vergine, e questo si chiama strupo.


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Esempio: Dan. Inf. 7. Dove Michele Fe la vendetta del superbo strupo.
3) Dizion. 1° Ed. .
INOBBEDIENZA
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pag.447



1) id: 42e93c0e91414d3997d4ad7b99be3059)
Esempio: Creazion. del Mondo. P. N. La quale inobedienza sentirono prima ne' membri generali.


2) id: bddbc80ea0b443c09420b7442598d25d)
Esempio: Petr. huom. Ill. Rispose la inobedienza del legato saviamente, come quegli, che per natura era umilissimo.
4) Dizion. 1° Ed. .
VANTAMENTO
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pag.919



1) id: 14af8ae7726d4a0aae6eab45377b4ee3)
Esempio: Lib. Sagram. P. N. Il peccato del vantamento.
5) Dizion. 1° Ed. .
P
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pag.584



2) id: 69ee2476507f468a9d2aad3ea6a943e6)
Definiz: Lettera, assai simile al B, e all'V consonante, con la quale molte voci si pronunziano scambievolmente, come COPERTA, COVERTA, SOPRANO, e SOVRANO. Consente, dopo si se, delle consonanti, nella medesima sillaba, la L, e R, e ne perde alquanto di suono, come PLACARE, APPLICAZIONE, PRATO, GINEPRO: quantunque con la L più di rado si truovi. Nel mezzo della parola, ma in diversa sillaba, ammette avanti di se la L, M, R, S, come alpe, TEMPO, CORPO, ASPIDO, benchè la S gli si ponga avanti ancora nel principio di dizione: come SPADA, SPINTA. La S avanti al P, si profferisce nel modo più comune, cioè col suono più intenso, quale è nella voce CASA, di che vedi nella lettera S. Raddoppiasi nel mezzo della parola, quando è necessario di farlo come CAPPA, STOPPA.
6) Dizion. 1° Ed. .
P
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pag.584



2) id: b29d531f31594073b3a722e1b708937d)
Esempio: Dan. Purg. c. 9. Sette p nella fronte mi descrisse, Col punton della spada.
7) Dizion. 1° Ed. .
MONDO
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pag.539



2) id: 438a8fa007594721b3b5f1362b1b84e0)
Esempio: Cavalc. fr. ling. Mondo in se da' vizj debb'esser colui, ilqual vuol correggere gli altri.


3) id: a8f834eb00404c969755410b88dda56d)
Esempio: Lab. n. 151. Fu una cosa tanto pura, tanto virtuosa, tanto monda, e piena di grazia.
8) Dizion. 1° Ed. .
MONDO
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pag.539



2) id: ce2c5cb0ca5849e9ae595828762c179c)
Esempio: Bocc. n. 65. 14. Non gli trarrebbe del capo tutto 'l Mondo, che, ec.


3) id: 0cbd932594334b23bb40be8e19f91b22)
Esempio: Dan. Par. 2. Questi organi del Mondo così vanno.


4) id: 8e68f727678241378b3199fbb4ae9bfc)
Esempio: Bocc. n. 70. 8. Sono a te tornato a dirti novelle dall'altro Mondo.


5) id: ab6f7882938f4e48a3c1b7a5ab59ef88)
Esempio: Bocc. n. 19. 35. Sei anni andata tapinando, in forma d'huom, per lo Mondo.


6) id: d0567c7a14dd4d3bb9e81baf6923afed)
Esempio: Bocc. g. 1. f. 5. Conciossiacosache, dal principio del Mondo, gli huomini sieno stati, ec.


7) id: 3ea54e1c184d42489db4a35c77e8fbf3)
Esempio: Lab. n. 148. Mirabil cosa, che in tante migliaia d'anni, quante trascorse sono, poichè 'l Mondo è fatto.


8) id: b72b06ab7cca42a0b8abb2cfc8f96466)
Esempio: E Bocc. nov. 18. 36. Erano i più belli, e i più vezzosi fanciulli del Mondo.


9) id: 8e13a86ee835430488fe2ad3dcecf36b)
Esempio: Bocc. g. 4. p. 7. Si dispose di non volere più essere al Mondo, ma di darsi al servigio di Dio.


10) id: 2f958b9999a741d0bc4d84d12f6d8164)
Definiz: ¶ Ed essere al Mondo, cioè al secolo: starsi laico.


11) id: 72f0bd113fdb436ca40357141ec2fd62)
Esempio: E Bocc. nov. 77. 5. Acciocchè tu, del desiderio degli occhi miei, possi maggior certezza nell'altro Mondo portare.


12) id: d7dcd434685e4dabb19860e6a80098cd)
Esempio: Bocc. n. 26. 2. Alquanto è da uscir della nostra Città, ec. delle cose, che per l'altro Mondo avvenute son raccontando.


13) id: 0ed7132b4ed24ab08f94b1c4bdfcba44)
Esempio: Dan. Purg. 23. Nel qual mutasti Mondo a miglior vita.


14) id: 6140c04129b7484391ceb6140ea7109a)
Esempio: Dan. Par. c. 11. Per sodisfare al Mondo, che gli chiama.


15) id: 0a736e01cb6746ccaf4d7e494ab5522d)
Esempio: Petr. canz. 9. 2. Le qua' fuggendo tutto 'l Mondo onora.


16) id: 2678cc09e1e9401db75b3ea51d0b738c)
Esempio: E Petr. Son. 211. Ma il Mondo cieco, che virtù non cura.


17) id: 9836a8c4933440fcb6d11fab62cb8416)
Esempio: E Petr. Son. 295. Non la conobbe il Mondo mentre l'ebbe, Conobbil'io.


18) id: a26c5f91bcfa4f78bb4f084d26b6101d)
Esempio: Petr. Son. 30. Ne nebbia, che 'l Ciel cuopra, e 'l Mondo bagni.


19) id: df9fdbe028a3464db83c83cdf2883452)
Esempio: E Petr.canz. 38. 5. Nulla al Mondo è che non possano i versi.


20) id: 70a5fa7779db4054821c743d231e04b9)
Esempio: E Petr. Son. 263. Così nel Mondo Sua ventura ha ciascun, dal dì, ch'e' nasce.


21) id: 3ef2847ae1644b22857b730579640729)
Esempio: E Bocc.nov. 50. 5. S'io non avessi voluto essere al Mondo, mi sarei fatta monaca.


22) id: 5a7a6c72071540a992bbbedd7c62ca2a)
Definiz: ¶ Diciamo. Questo Mondo è fatto a scale, chi le scende, e chi le sale. E vale. A chi è propizio, a chi è contrario. Dell'origine, e dichiarazion di questo proverbio, vedi Flos. 118.
9) Dizion. 1° Ed. .
OMBRINA
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pag.570



1) id: fe88f3a6d68a461d99543451b5f14204)
Esempio: Rim. ant. P. N. Vedendo quella ombrina Del fresco bosco.
10) Dizion. 1° Ed. .
GUASTO
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pag.407



1) id: 5016e4db03404638a512a5476d03740f)
Esempio: Bocc. n. 63. 4. Ahi vitupero del guasto Mondo [corrotto]
11) Dizion. 1° Ed. .
SPLENDIDISSIMO
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pag.837



1) id: 444fa06bb8804dcea803400fc3afd698)
Esempio: Bocc. n. 80. Tra gli altri grandissimi Re del Mondo, splendidissimo.
12) Dizion. 1° Ed. .
STANTE
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pag.844



1) id: 8d0055969256447cba78089142fa2afe)
Esempio: Lab. n. 269. Ma quasi del Mondo, in uno stante, rapì.
13) Dizion. 1° Ed. .
BACIOZZO
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pag.105



1) id: a37d11dc766d419aa34fdf4c94422909)
Esempio: Bocc. n. 72. 12. Dandole i più dolci bacíozzi del mondo.
14) Dizion. 1° Ed. .
INNAMORATAMENTE
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pag.447



1) id: 33a5bca6e3c647b5a187fecd1b342903)
Esempio: Rim. ant. P. N. Innamoratamente mi ritenesse.
15) Dizion. 1° Ed. .
RITONDEZZA
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pag.729



1) id: 4216234371244914808b55ca59e92669)
Esempio: Zibald. Per la ritondezza del Mondo.
16) Dizion. 1° Ed. .
FORZOSAMENTE
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pag.362



1) id: 97233ee568ec48b197fa44fea438b8f4)
Esempio: Rim. ant. P. N. Pugnan dunque valer forzosamente.
17) Dizion. 1° Ed. .
N
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pag.550



2) id: cef19c83306349d2b5dfc15274575671)
Definiz: lettera di suono simile alla M. Laquale si raddoppia, come l'altre consonanti, dove è mestiere, come PANNO, CENNO, ec. Posta dopo la G, perde una gran parte del suo suono, e quasi un'altra lettera ne diventa, e ciò addivien sempre nel mezzo della parola, e nella sillaba stessa: come AGNELLO. Può forse talora avvenir ciò, in principio di parola, ma molto di rado, e forse una volta, o due solamente, come GNAFFE, GNAU. Riceve dopo di se delle consonanti il C, D, F, G, S, T, V, Z, nel mezzo della parola, ma in diversa sillaba, e mantiene lo 'ntero suono: come BANCO, BENDA, ENFIATO, VANGELO, MENSA, VENTO, CONVITO, STANZA. Ammette avanti di se, in mezzo della parola, e in diversa sillaba, La R e S, come ARNIE, DISNEBBIARE, quantunque la S non si trovi mai in mezzo di parola, se non ne' verbi composti, con la preposizione DIS, ma nel principio più spesso, come SNODARE. E sempre si pronunzia la S, come avanti la N, nel suono più sottile, quale nella voce confusa, come si dice nella lettera S.
18) Dizion. 1° Ed. .
UBBIDITORE
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pag.920



1) id: 5a57b0786a194943bed68360841065c0)
Esempio: Rim. ant. P. N. Non fanno ubbiditor mille allegrezze.
19) Dizion. 1° Ed. .
PERCUSSORE
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pag.611



1) id: da9777f6c34e4aa8bb82d0d82bc46e3d)
Esempio: Rim. ant. P. N. O vengiador d'ogni mio percussore.
20) Dizion. 1° Ed. .
RAMELLA.
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pag.682



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Esempio: Rim. ant. P. N. Vedeva augelli posare in ramelle.